Il 13 gennaio, a partire dalle 16 e 30, abbiamo avuto il piacere di ritrovarci per una interessante visita ad alcuni dei luoghi più interessanti del centro storico di Bologna.

Nel cortile dell’Archiginnasio, tra migliaia di stemmi araldici conservati nel portico, abbiamo ricevuto dalla gentilissima Guida informazioni sulle attività di studio della Medicina che nel passato fervevano in questo luogo, antica sede universitaria.

A seguire abbiamo passeggiato nei luoghi che furono degli ospedali “della Morte” e “della Vita”, così detti in quanto ospedali, con i criteri di quei tempi, rispettivamente degli incurabili e dei curabili, sono luoghi di grande memoria storica. Tutti i bolognesi sanno che la prima sede era in via Archiginnasio angolo via Musei, nei locali oggi occupati del Museo Civico Archeologico: il Portico della Morte è un luogo noto a tutti, anche per la presenza della storica libreria Nanni. 

Con decreto napoleonico nel 1801 ambedue le istituzioni furono fatte confluire nel “Grande Ospedale della Vita e della Morte”, in pratica l’Ospedale Maggiore, in via Riva Reno, (dove ora è il Palazzo dello Sport) distrutto dai bombardamenti del 1943, ma già in attività dal 1725.

Successivamente abbiamo visitato il complesso monumentale di Santa Maria della Vita. All’interno della chiesa in Barocco bolognese, la cui cupola venne disegnata dal Bibiena, è custodito il famoso “Compianto sul Cristo Morto” di Niccolò dell’Arca, risalente alla seconda metà del Quattrocento e completamente in terracotta. 

Accanto alla chiesa, con un passaggio interno, l’Oratorio, in cui abbiamo potuto ammirare il gruppo scultoreo del “Transito della Vergine” di Alfonso Lombardi.

Infine, a concludere la serata, un momento conviviale presso il bistrot “Roberto”, con un’ottima apericena.